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Intervista di Lavinia Lundari Perini

venerdì 25 agosto 2023

” Giulia si è immaginata su un’isola deserta mentre sfoglia un libro protetta da una lunga palma protesa verso il mare. Titus in fuga sulla sua moto, le pagine al posto dell’asfalto. Roberta ha scelto una scena de “Il mio vicino Totoro”. Sono microstorie “incise pazientemente a mano”, in uno spazio di 50 per 38 mm.

Sono ex libris, timbri per firmare e personalizzare libri: pezzi realizzati da Francesca Dimanuele, classe 1989, 5mila appassionati che la seguono su instagram (@ex_libris_handmade), artigiana e artista milanese, che a Bologna ha studiato e coltivato la sua vena creativa.
«Sotto le Due Torri sono arrivata nel 2008 per studiare Scienze antropologiche, anche se la mia vita poi ha preso una direzione diversa. Lì ho frequentato infatti diversi corsi di pittura, e ho conosciuto il mio vero insegnante, Mauro Cutrona, illustratore di preistoria e protostoria che espone le sue opere nei musei archeologici». Dalla pittura all’incisione e alla linoleografia la strada è stata abbastanza breve.

Ma come questo istinto è diventato un mestiere intrapreso da autodidatta? «Era nato come hobby, ma si è trasformato in lavoro. Non mi sento un’imprenditrice, piuttosto una piccola artigiana». Il primo ex libris realizzato? «L’ho fatto così, per provare.
Il soggetto era una volpe. L’ho pubblicato sui social e ho visto che l’oggetto poteva interessare». E così è iniziata la produzione per alcune librerie fisiche, poi, scelta la strada della personalizzazione del soggetto, Francesca Dimanuele ha sposato l’e-commerce.

Ma se l’online ci ha abituati alla velocità e all’immediatezza, il lavoro di Dimanuele è tutt’altro. Richiede ascolto, pazienza, mediazione; richiede cioè tempo.
«Per realizzare un ex libris ci vogliono come minimo due settimane. Il committente mi spiega cosa desidera, mi faccio raccontare il suo mondo: la professione, le passioni, i luoghi del cuore, gli animali guida, gli sport, i fiori preferiti… Io propongo tre bozze, ancora modificabili. E poi inizio a lavorare la matrice di gomma con le sgorbie», simili a quelle per intagliare il legno, «ma più sottili».

Francesca Dimanuele ha realizzato ex libris con i più svariati soggetti, «dalla medicina all’astronomia, da un particolare tipo di carpa a moltissime statue in piazze del cuore, e anche stemmi famigliari. Chiunque può desiderare per sé o per altri un ex libris: non serve tanto ad affermare la proprietà di quel libro, ma a lasciare un segno, a raccontarsi. Un ex libris è un mini racconto fatto per immagini». 

Tante le storie intrecciate, ma quella che l’ha commossa è stata «quando un giovane mi ha chiesto un ex libris in ricordo del suocero: la famiglia aveva deciso di regalare la sua collezione di libri di montagna alla sezione locale del Club alpino. Volevano lasciare una sua traccia. Ed è proprio quello che mi emoziona, quando compro un libro usato: scoprire qualcosa di chi l’aveva posseduto è un valore aggiunto».”

Lavinia Lundari Perini

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